BREVI NOTE DI MICOTERAPIA

– FUNGHI MEDICINALI e MICOTERAPIA: VERITÀ o MENZOGNA?

Messa così … la risposta non può che essere: “si tratta di menzogne!”

– INTEGRATORI ALIMENTARI A BASE DI FUNGHI e NUTRACEUTICA: VERITÀ o MENZOGNA?

Messa colà … la risposta non può che essere: “si tratta di sacrosante verità!”

Con i funghi, infatti, non si cura nessuna malattia, non esistono funghi medicinali e quindi non esiste la micoterapia; se così fosse sarebbero farmaci e le patologie, per le quali il prodotto è stato autorizzato dal Ministero della Salute e riconosciuto efficace, sarebbero riportate nel relativo foglietto illustrativo (bugiardino). Ma i funghi non sono farmaci, infatti nella confezione non è mai riportato che curino alcunché. Se al contrario fosse scritto che il prodotto è in grado di curare qualche malattia, sarebbe illegale per informazione ingannevole; il prodotto verrebbe sequestrato e ritirato dalla vendita e denunciata per frode in commercio la Ditta produttrice!

Quando un fungo produce una sostanza con provata proprietà farmacologica, quella sostanza diventa farmaco approvato ed autorizzato dal Ministero della Salute, sottoposto a controlli di qualità e venduto in farmacia o utilizzato negli ospedali, sotto controllo medico. Ne sono esempio gli antibiotici (il 99% di tutti gli antibiotici sono prodotti dai funghi), il taxolo (uno dei più importanti chemioterapici per la cura del cancro), monacolina (statina), PSC-PSK (Krestin®), miriomicina (Gylenia®), ecc.

Non si tenga, altresì, conto delle “bufale” che asseriscono che i funghi venivano utilizzati per curarsi in Oriente da millenni, secondo i dettami della Medicina Tradizionale Cinese (MTC)! Sono tutti fraintendimenti, nel senso che i funghi venivano allora utilizzati, prima di tutto, perché non c’erano alternative e non esistevano farmaci (oggi i cinesi si curano con farmaci allopatici, e l’aspettativa di vita in Cina è aumentata da 35 anni negli anni ’40, a 75 oggi) e, poi, come infusi per curare patologie totalmente differenti da quelle che vorremmo curare oggi. Gli antichi orientali utilizzavano i funghi, a seconda del loro colore, per equilibrare i flussi delle energie del corpo (Yin e Yang a loro vota regolate dall’energia vitale Qi) secondo la Loggia cui una persona apparteneva (Terra, Fuoco, Metallo, Acqua, Legno, che si calcola come si calcola il segno zodiacale … data e ora di nascita, cui corrispondono i 5 organi: reni, fegato, cuore, polmoni e milza); io, per esempio, sono un Terra 8 e dovrei consumare solo funghi di colore giallo, quelli di altri colori non avrebbero in me alcun effetto o addirittura effetto contrario. Il trattamento delle malattie per mezzo dei funghi, secondo la MTC, è un metodo di guarigione olistica (mente-spirito-corpo attraverso il riequilibrio di “Flussi di energie”). Se credete a questa filosofia, fate pure. In ogni caso smettiamola di appellarci alla Medicina Tradizionale Cinese o giapponese, che sono medicine con una filosofia lontana anni luce dal nostro modo di pensare e concepire la medicina (conflitto di culture: “funziona perché è dimostrato”, “funziona perché funziona”). I funghi medicinali e la relativa “micoterapia” hanno invece una storia molto più recente e si sono cominciati a studiare e commercializzare alla fine del secolo scorso. Perchè, in questi ultimi anni, hanno avuto un successo commerciale esponenziale in tutto il mondo? Per moda? Perché tutto è sempre meglio di quello che ci dice il medico o il ministro della salute, soprattutto se «naturale»? Per la crisi commerciale? che porta ad inventarsi di tutto purché si possa vendere e molte persone si improvvisano improbabili guaritori ed esperti nelle medicine orientali o naturalistiche? Oppure perché effettivamente i funghi contengono sostanze che nessun altro essere vivente produce e che spesso contribuiscono a migliorare la nostra qualità di vita?!

Ma allora come stanno le cose?

I cosiddetti funghi medicinali in commercio, in realtà, sono INTEGRATORI ALIMENTARI, al pari delle vitamine e dei sali minerali, che assunti per lunghi periodi (almeno per 6-12 mesi) sono in grado stimolare e riequilibrare il nostro sistema immunitario (effetto adattogeno), prevenire o controllare (cioè non far peggiorare o far diminuire in alcuni casi) alcune patologie quali la Sindrome Metabolica (obesità, pressione sanguigna, colesterolo, trigliceridi e glicemia elevati), ristabilire una corretta flora intestinale (effetto prebiotico) e indirettamente prevenire la formazione di tumori per l’alto contenuto in antiossidanti e per la stimolazione e riequilibrio del sistema immunitario. Queste proprietà sono scientificamente provate e dovute all’alto contenuto in betaglucani dei funghi, sostanze presenti in natura quasi esclusivamente ed in grandi quantità solo nei funghi (sono presenti anche in alcuni cereali quali grano e orzo, ma in bassissime quantità, fino a dieci volte meno), nonché di provitamina D e selenio.

Tutte le altre proprietà attribuite ai funghi (epatoprotettrici, antinfiammatorie, antiallergiche, anti-invecchiamento, potenziamento muscolare, per la cura del cancro e di malattie autoimmunitarie o degenerative del sistema nervoso) non trovano reale evidenza scientifica; trattasi di supposizioni, in alcuni casi promettenti, ma attualmente non ancora suffragate da studi clinici nell’uomo, effettuati in doppio cieco. Se si dovessero ottenere benefici in questo senso, si tratterebbe probabilmente di effetto placebo in soggetti predisposti.

Dove è provata l’efficacia, la legge permette di scriverlo in etichetta.

L’All.I al DM 10 agosto 2018, modificato dal Decreto dirigenziale 9 gennaio 2019, elenca quali sono i funghi che possono essere commercializzati come integratori e per ciascuno di essi prevede quale sia il messaggio che può essere scritto nella confezione in merito alle proprietà da dichiarare. Sono 18 le specie ammesse alla commercializzazione in Italia e tutti, ad eccezione di uno (Inonotus obliquus) sono funghi coltivati! E non potrebbe essere diversamente per garantire sicurezza e disponibilità di prodotto tutto l’anno in un commercio ormai mondiale e globalizzato:

  •  La legge prevede che si possa scrivere nelle confezioni solo quello che è veramente dimostrato: per tutti i funghi “stimolatore delle naturali difese dell’organismo
  • Per alcuni funghi è anche possibile dichiarare:
    Azione tonica e di sostegno metabolico” (Cordyceps)
    Regolatore del metabolismo dei carboidrati” (Agaricus)
micoterapia centro micologico friulano
  • Il Regolamento (CE) n. 1160/2011 prevede che tutti gli alimenti che garantiscono l’assunzione giornaliera di almeno 3 g di betaglucani nelle quantità indicate (es.: “pasta ai betaglucani”) possono dichiarare l’azione benefica del prodotto con riguardo alla “riduzione del colesterolo”

Quindi, dove è scientificamente provato, si può dichiarare in etichetta, dove non lo è, è vietato. Se qualcuno asserisce o millanta altre proprietà (senza scriverlo e dichiaralo!) vuol dire che è in mala fede.

Purtroppo l’argomento funghi medicinali o micoterapia trova ampio spazio nei vari siti web ove spesso vengono loro attribuite proprietà miracolose che rasentano spesso la stregoneria e che confondono ed illudono ignari malati affetti da patologie grave o incurabili con i farmaci allopatici, che pensano di aver trovato una speranza ove la scienza, non ha ancora risposte definitive (soprattutto per certe patologie come cancro, alzheimer, demenza senile, sclerosi multipla, SLA, artrite reumatoide, ecc.). Ma se si legge bene, fino in fondo, sui siti web dove si reclamizzano tali prodotti miracolosi, si troverà sempre scritto, di solito alla fine della pagina ed in caratteri molto piccoli, una delle seguenti frasi:

  • Tutte le informazioni presenti sul sito sono solo a scopo informativo e non sono da utilizzare per curare malattie. L’editore si astiene dal dispensare consigli medici nonché dal prescrivere qualsiasi cura e non si assume alcuna responsabilità nei confronti di coloro che scelgono di curarsi da soli senza il consenso del proprio medico.
  • Le informazioni riportate in questa pagina sono solo a scopo informativo. Le informazioni sui principi attivi dei singoli componenti dei prodotti e sui prodotti stessi, desunte tutte da un’ampia bibliografia presente in rete e dai siti delle ditte fornitrici, non intendono trattare, curare alcuna malattia o patologia. Pertanto, ogni utilizzo è a proprio rischio e pericolo. Si ricorda, altresì, che gli integratori alimentari non sono prodotti curativi e pertanto non possono vantare alcuna proprietà terapeutica.
  • Le informazioni non sono state valutate dalla Food and Drug Administration. Questo prodotto non è destinato a diagnosticare, trattare, curare o prevenire alcuna malattia.

Quindi, in questi siti web, prima si dice che sono prodotti miracolosi che curano tutto, dalle emorroidi al cancro, per poi, alla fine, dichiarare che tali prodotti non possono vantare alcuna proprietà curativa. Incredibile, ma vero! Nonostante ciò vengono acquistati in modo sempre più massivo. Si tenga conto che la maggior parte dei prodotti a base di funghi medicinali viene acquistata via internet, col fai da te, in quanto per essi non è richiesta alcuna prescrizione medica.

Su questo argomento regna purtroppo ancora molta ignoranza ed improvvisazione da parte di alcuni venditori di fumo senza scrupoli e molti acquirenti creduloni o disperati.

Non aiuta il fatto che:

  • Siccome non si sono mai verificati casi di intossicazioni o reazioni avverse, non esiste alcun controllo pubblico sulla composizione di questi prodotti. Non essendo farmaci, ma integratori (al pari di tutti i prodotti vitaminici), non vengono mai fatte fare analisi su campioni prelevati dagli organi di controllo, per cui molto spesso non c’è corrispondenza tra il dichiarato ed il contenuto del prodotto in vendita. Troppo spesso il prodotto non contiene il fungo dichiarato, ma un altro, oppure nessun fungo, sostituito di solito con farina di riso o crusca. Tutto ciò perché la legge sull’etichettatura non è adatta a prevenire queste malefatte! Esistono alcune Ditte serie che titolano il prodotto in etichetta dichiarando i componenti nei loro principi attivi, ma sono davvero poche. Bisognerebbe allora saper leggere le etichette tenendo conto che, comunque, le dichiarazioni qualificanti non sono obbligatorie per legge.
  • Chi vende o prescrive questi prodotti (medici, farmacisti, naturopati, erboristi) spesso non conosce l’argomento, si basa su conoscenze empiriche od esperienze personali, oppure si fida delle informazioni che il rappresentate della Ditta di turno fornisce loro senza possedere alcun criterio sul come riconoscere il prodotto migliore da acquistare o da prescrivere. Sono davvero pochi i professionisti che hanno titolo avendo frequentato dei Masters o delle Scuole di Alta Specializzazione in Micoterapia presso alcune Università italiane (Firenze e Padova). Chi scrive li ha frequentati con profitto entrambi.

Entrare nel dettaglio di ogni singolo fungo “medicinale”, valutare i lavori scientifici che lo riguardano, discutere in merito ai metaboliti primari e secondari che contiene e sulle loro potenziali proprietà, sono argomenti davvero complessi, in continuo aggiornamento, che necessitano di più ampie e puntuali trattazioni. Per quello che qui compete, valgono le seguenti conclusioni:

  • Non ci sono prove scientifiche a sostegno che l’uso di estratti di funghi curino qualche malattia.
  • Le affermazioni sulle proprietà miracolose dei funghi medicinali dovrebbero essere valutate in modo critico.
  • Metaboliti secondari con proprietà farmacologiche utili possono essere molto diffusi nei funghi.
  • Per sviluppare questa farmacopea naturale sono necessari importanti investimenti in studi clinici oggettivi.
  • Indispensabile che venga posto in essere un controllo ufficiale sugli integratori in vendita e la promulgazione di leggi che ne regolamentino la produzione ed il commercio
  • I funghi fanno bene alla salute, qualsiasi fungo! Cambiamo le nostre abitudini alimentari e consumiamo almeno 3 volte a settimana qualche porzione di funghi acquistati freschi, soprattutto quelli coltivati (sono buoni come quelli spontanei, basta saperli preparare senza pregiudizi), che sono più sicuri e, soprattutto, a differenza di quelli del bosco, non contengono metalli pesanti od altri inquinanti ambientali.
  • I funghi rappresentano una buona fonte proteica con elevato apporto in amminoacidi essenziali, (simile e che può sostituire quello della carne) ed un incredibile apporto nutraceutico: discreta fonte di vit.B12, elevato contenuto vit. D2 e selenio, ottimo apporto di fibra sia solubile che insolubile, effetto prebiotico, stimolanti e regolatori del sistema immunitario (betaglucani), buon apporto in steroli e sali minerali (ferro, rame, fosforo e magnesio)
  • Se soffriamo di alcune patologie rientranti nella Sindrome Metabolica (colesterolo e trigliceridi alti, glicemia-diabete di tipo-2) o se siamo immunodepressi per varie ragioni (chemioterapie, trattamenti con cortisonici di lunga durata, malattie autoimmunitarie-allergie, malattie debilitanti, ecc.) assumiamo senza indugio integratori a base di estratti di funghi consigliati da naturopati, medici, farmacisti o erboristi specializzati, prodotti da Ditte “serie” che titolano i loro prodotti specificando il contenuto in metaboliti primari (alfa- e betaglucani) e secondari (triterpeni, polifenoli), per tempi lunghi (non ha senso assumere un integratore per 10-20 giorni e sperare in qualche effetto), anche per tutta la vita.

Per ultimo, vanno menzionate le recenti evidenze cliniche dove alcuni funghi troverebbero impiego terapeutico se associati a terapie farmacologiche convenzionali: si cita soprattutto l’assunzione di estratti di funghi medicinali (Trametes versicolor, Grifola frondosa), ad alte dosi, come coadiuvanti nelle terapie contro il cancro, ove il loro impiego farebbe diminuire in modo significativo gli effetti collaterali dovuti ai farmaci chemioterapici e comporterebbe un prolungamento della speranza di vita.

Chi, come me, ha ormai compiuto i 60anni, ricorderà senz’altro di quando si utilizzava il lievito di birra come cura ricostituente. Beh, i lieviti naturali sono funghi, quindi non abbiamo scoperto nulla di nuovo, semmai abbiamo cambiato fungo: invece del lievito di birra (Saccharomyces cerevisiae) preferiamo altri funghi più alla moda, meglio se quelli utilizzati dalla Medicina Tradizionale Cinese, magari chiamandoli con il loro nome popolare, Reishi o Lingzhi, Maitake, Shiitake, che fa più effetto, vuoi mettere?!

Dott. Claudio Angelini
Micologo, Direttore e docente ai corsi formazione micologi, Consulente presso il Ministero della Salute in materia di funghi, Esperto in micotossicologia e micoterapia, veterinario